Un gruppo di persone italiane insieme a me ha lavorato in gennaio 2024, nei primi giorni del‘anno nuovo, ad un‘approccio al termine della „spiritualità“. Che cosa significa per ognuno di noi?
Era molto interessante di sentire e raccogliere le diverse visioni e avvicinamenti.
Accentuando l‘idea che in ogni cultura e ogni paese ci sono sempre state e ci sono ancora persone ad arricchire la cultura, a dare un valore straordianario agli uomini e alla vita dell‘anima, avevo cominciato, insieme a Michela, padrona di casa, la serata con una poesia di Goethe – Canto notturno del viandante – Wanderers Nachtlied.
Über allen Gipfeln
ist Ruh.
In allen Wipfeln
spürest du
kaum einen Hauch.
Die Vögelein schweigen im Walde.
Warte nur, balde
ruhest du auch.
Su tutte le vette
è quiete;
in tutte le cime degli alberi
senti un alito
fioco;
gli uccelli son muti nel bosco.
Aspetta, fra poco
Riposi anche tu.
Parole semplice, immagini profonde, grande sensibilità per la vita della natura e ricordo della propria morte.
L‘Italia come paese della bellezza e dell‘arte, nomi eterni come Dante, Michelangelo, Verdi… e la Germania, paese di poete e pensatori di un tempo, come vediamo la spiritualità in nostro tempo?
L‘aspetto di una relazione tra l‘uomo e una realtà soprasensibile era notevole nel discorso. Era espresso in questo modo:
- La sensibilità verso l‘oltre
- vedere l‘amore in ogni oggetto, ogni persona, ogni animale
- la ricerca di cio che non è tangibile
- relazione tra interiore ed esteriore
- il punto d‘incrocio tra una orizzontale (vita quotidiana) e una verticale (dimensione dello spirito)
- dimensione vitale nutritiva
- connessione con tutto
- spiritualità e responsabilità
- tutti i lavori umani
- spiritualità concreta
- gratitudine
Un estratto da una bellissima poesia di Rudolf Steiner era pronunciata da un partecipante –
Dallo spirito proviene ogni esistenza
Nello spirito è radicata ogni vita
Verso lo spirito evolvono tutti gli esseri
La serata si terminava con un‘ulteriore profonda espressione rispetto al termine dello spirito pronunciata dal poeta classico tedesco Friedrich Schiller.
Che cosa intende lui come lo „spirito“?
………
E un dio è, una volontà santa vive,
anche se quella umana vacilla,
In alto, al di sopra del tempo e dello spazio, tesse
Il pensiero più alto è vivo,
E sebbene tutto circoli in un eterno cambiamento,
Uno spirito calmo persevera nel cambiamento.
……..
Si tratta di un estratto di una poesia molto espressiva di Schiller „Le parole della fede“ – „Die Worte des Glaubens.“ Nella penultima strofa spiega la sua visione dello spirito.
Utilizza quattro parole diverse per darci una idea di questa forza profonda –
dio – volontà santa – il pensiero piu alto – uno spirito calmo.
La poesia intera trovate qui.
Secondo me questa descrizione dello spirito, questi pensieri filosofici di Schiller si adattano benissimo per una riflessione o contemplazione calma di cio che resida come forza spirituale sia fuori sia dentro dell‘essere umano.
Siete invitati a raggiungere altre idee alle nostre il termine della spiritualità .
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